Maggiore, minore, uguale

21.05.2017

Il primo, timido tentativo di passare dal linguaggio comune al linguaggio simbolico-matematico prevede il confronto tra quantità.

Per far sì che i bambini imparino a confrontare due numeri si può cominciare facendo leva sul confronto tra dimensioni. Nell' esperienza comune e quotidiana di un bambino, i concetti di "più grande/maggiore" e "più piccolo/minore" si riferiscono spesso alla categoria della dimensione.

Utilizzare oggetti di altezze diverse, come i componenti di una matriosca, e confrontarli tra loro può costituire un primo propedeutico passo per affacciarsi al confronto tra quantità e di conseguenza al concetto di maggiore, minore e uguale.

Si può cominciare proponendo un'attività che preveda di disporre le bambole in ordine crescente e decrescente:

A questo punto, si può introdurre il simbolo del maggiore e del minore ed usarlo per il confronto tra le coppie di bambole: 

Dopo aver quindi introdotto in questo modo il concetto di "più grande" e "più piccolo", si potrà passare ad una quantificazione numerica della dimensione.
A questo fine saranno molto utili i pezzi del lego, che possiedono il vantaggio di essere una buona unità di misura, dato che sono tutti della stessa dimensione e impilabili facilmente. Si può quindi costruire e affiancare a ciascuna matriosca una torre con i pezzi necessari per riprodurre la sua altezza: 

In questo modo, l'oggetto-matriosca è stato dapprima fiancheggiato e poi sostituito da torri di lego i cui pezzi potranno essere confrontati tramite conteggio. Questo passaggio costituirà il ponte tra il confronto tra dimensioni e il confronto tra quantità.

Si passerà infine al confronto tra numeri, più astratto il quanto il linguaggio numerico è di tipo convenzionale e richiede quindi il passaggio attraverso la generazione di un'immagine mentale corrispondente alla sua quantità.

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